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L’SOLA IN CUCINA A TUTTI I COSTI

 

Ho scritto vari articoli su isole e penisole e pur proponendole da oltre trent’anni, sento la necessità di fare ancora chiarezza su questo modo di interpretare la cucina componibile anche perché la richiesta è aumentata vertiginosamente e presupponendo che tu la desideri così ardentemente, metto al tuo servizio delle importanti informazioni che ti aiuteranno a capire se ci sono o meno i presupposti di base per realizzarla.

Se non l’ha prescritta uno specialista e se non si è vittime di film americani o se ancora non si insegue la moda del momento, l’isola o la penisola sono  consigliate o meno, nei casi che descriverò in seguito.

Se negli elenchi ci sono voci affette da  “incapibilità“( Checco Zalone), prima di cambiare sito ti consiglio di leggere le spiegazioni con i disegnini che seguiranno.

Quando le sconsiglio? 

    1. Quando lo spazio non è sufficiente;
    2. Se sono piccole e sembrano pustole o appendici;
    3. Se  ci rendono poco agevole il movimento;
    4. Ben progettate ma sgradevoli viste dall’ingresso;
    5. Quando abbiamo scelto materiali dei piani costosi e andiamo fuori budget.

 

PER IL NO 

Quando lo spazio è insufficiente

Se non si dispone dello spazio corretto nell’ambiente è bene rinunciare all’idea dell’isola/penisola ed optare per una soluzione tradizionale.

Ma quali sono le dimensioni minime per poter realizzare una composizione con isola/penisola?

Ho già scritto un paio di articoli su questo argomento e credo che se ne vuoi sapere di più ti conviene leggerli e

per maggiore comodità te ne faccio una breve sintesi:

cucina con isola

“In questa soluzione ho ipotizzato una stanza piuttosto piccola che non è nata certamente per ospitare una cucina con queste caratteristiche.

Ma supponendo che hai un ambiente di queste dimensioni e che vuoi provare ad inserire un’isola ecco quali sono gli ingombri che devi rispettare:

  • Devi lasciare almeno un metro di spazio tra la zona lavello e la parte posteriore che in questo caso è attrezzata con dei contenitori ma che potrebbe essere anche una semplice parete.
  • Devi consentirti un agevole passaggio laterale più o meno grande quanto una porta e quindi almeno 90 cm.
  • Devi praticamente rinunciare al tavolo.
  • Devi realizzare un’isola non più grande di cm 250, sufficiente comunque a contenere lavello e piano cottura oltre che cassettiera e lavastoviglie.”

 

Se sono piccole e sembrano pustole o appendici

Non voglio inserire immagini di isole o penisole di questa categoria perché mi fanno venire i brividi ma con forza e determinazioni ti urlo che isole e penisole si fanno se sono dignitose altrimenti meglio evitarle! 

Anche su questo argomento puoi leggere gli articoli che ti ho suggerito.

Se  ci rendono poco agevole il movimento

Dopo aver abbozzato il progetto della cucina, devi simulare il movimento all’interno dell’ambiente tracciando linee immaginarie che congiungono i punti nevralgici, ipotizzando soprattutto i vari elementi come ante, cassetti, cestoni, lavastoviglie, forno eccetera, durante il loro uso. Se laverai i piatti e cucinerai in compagnia, prevedi anche l’ingombro di due o più persone che si piegano, si scambiano di posto senza intralci, liberi di abbracciarsi di tanto in tanto tra un ” fritto e un’insalata”.

Ben progettate ma sgradevoli dall’ingresso

Questo argomento è assurdamente il meno valutato dai progettisti e dagli stessi clienti, esattamente il contrario del mio modo di vedere non solo la cucina ma tutto quello che riguarda l’arredamento ed è quello che io chiamo “prospettiva” e riguarda il “come” si vede un qualsiasi ambiente dal punto di osservazione più importante, cioè quello dell’ingresso.

Per esempio vi faccio vedere la stessa cucina da due punti di osservazione differenti:

soluzione con ingresso posto frontalmente

e la stessa vista da un ingresso laterale, perde gran parte della sua bellezza.

Quando abbiamo scelto materiali per top costosi e andiamo fuori budget

La differenza di costo tra un piano di lavoro come il gres porcellanato e il laminato, nella versione isola tende ad aumentare in modo esponenziale!

 

Quando sono consigliate?

  1. Se sono l’amore della nostra vita;
  2. Quando abbiamo bisogno di più piani di appoggio e maggiori contenitori;
  3. In un “open space” per delimitare la zona cucina;
  4. Quando una composizione tradizionale ci sembra banale;
  5. Se ci piace cucinare o lavare i piatti con lo sguardo rivolto verso l’interno della casa e non contro un muro;
  6. Quando vogliamo trasformare la cucina in una sorta di mix bar/cucina.

 

 

PER IL SÍ 

 

L’amore della nostra vita

 

Dobbiamo seguire e perseguire le nostre idee per vivere bene nella nostra casa.

Se una cucina con isola o penisola è il nostro sogno, dobbiamo cercare in tutti i modi di esaudirlo, non prima però di avere fatto tutte le necessarie valutazioni.

Se abbiamo bisogno di più piani di appoggio e più contenitori

Ecco un esempio concreto.

Ida e Johnny disponevano di una parete di soli cm 380, insufficiente per gestire tutte le loro esigenze. L’isola in questo caso ha risolto egregiamente il problema.

 

In una cucina soggiorno per delimitare i due ambienti

Una penisola può delimitare perfettamente due ambienti.

 

 

Quando una composizione tradizionale ci sembra banale

da così

a così

Quando ci piace cucinare o lavare i piatti con lo sguardo rivolto verso l’interno della casa e non contro un muro

Cucinare, lavare i piatti, preparare cibi e bevande su un’isola, ci consente di non sentirci in punizione contro il muro ma liberi di spaziare con lo sguardo verso il soggiorno e continuare a dialogare con i nostri cari e “controllare” i nostri ospiti!

 

Quando vogliamo trasformare la cucina in una sorta di mix bar/cucina

Se tra le nostre passioni c’è l’angolo bar e giustamente l’idea ci viene cassata per raggiunti limiti di epoca, una cucina con isola può sostituire un angolo bar.

Tutte le isole in qualche modo ce lo ricordano.

Esauriti gli argomenti pro e contro vi anticipo qualche consiglio che amplierò in seguito e ne riporto qualcuno dato nei post precedenti.

Se non vogliamo che la cucina che sta nel nostro soggiorno mostri le sue debolezze ma che sia quanto più raffinata possibile dobbiamo:

  • eliminare i pensili o farli a vetro;
  • mascherare il piano cottura e integrare il lavello nel top; 
  • ridurre il più possibile l’impatto degli elettrodomestici; 
  • ridurre l’altezza dello zoccolo e puntare sull’idea dei blocchi con minori sporgenze possibili.

Su questo piano in gres della ABK il piano cottura scompare addirittura ( https://www.abkstone.com/it/cooking_surface_prime).

 

 

 

Copio incollo alcuni consigli dal mio articolo “una penisola in cucina

       

Posiziona la penisola preferibilmente a fine composizione

 

E’ preferibile inserire la penisola come naturale completamento di una composizione

 

 

Prevedi uno sbalzo del piano di almeno cm 25

Questo spazio ti serve per inserire le gambe.

Con uno spazio inferiore potresti avere qualche problema con le ginocchia che finirebbero per sbattere in continuazione.

Naturalmente se non devi inserire gli sgabelli e quindi non usare la penisola come snack non serve la sporgenza del top anzi è più bello il top a filo che non una piccola sporgenza.

 

Evita l’adiacenza ad una colonna

 

Come puoi vedere nell’immagine è da evitare assolutamente che la penisola parta da una colonna alta o bassa che sia.

Guarda bene le immagini delle penisole e vedrai che le più belle sono in continuità con il piano.

 

Lascia almeno cm 130 di spazio tra penisola e tavolo

 

 Se devi inserire un tavolo con delle sedie, lo spazio indicato ti serve per garantirti di sederti comodamente oltre che una distanza inferiore  creerebbe un po’ di sovraffollamento.

Le distanze tra gli altri elementi possono essere anche inferiori come puoi evincere dal disegno( cm 100 ).

In presenza di un tavolo prevedi lo snack ad un’altezza maggiore 

 

Se vi è un tavolo nello stesso ambiente  è preferibile che lo snack sia più alto del tavolo che è alto circa cm 75.

Questo accorgimento serve ad evitare una duplicazione e a creare movimento visto che gli sgabelli per uno snack alto cm 90( cioè la stessa altezza del piano della cucina) sono più alti.

E’ possibile anche alzare ulteriormente il piano snack ed arrivare ad altezza 110 ( non oltre per favore).
 

In questo caso otterrai un effetto ancora più dinamico e niente male.

 

Naturalmente ricordati di prevedere degli sgabelli altezza bar o meglio ancora regolabili in altezza.

La soluzione dello snack ad altezza “bar” è poco usato perché interrompe la continuità con il piano e lo riduce visivamente ma è molto funzionale quando serve a nascondere parzialmente il piano cottura o il lavello.

 

La penisola al centro della composizione

Se  non è possibile posizionare la penisola in nessun altro punto che al centro della composizione, assicurati che vi siano le giuste distanze tra i vari componenti e fa in modo che i punti nevralgici siano tutti da una lato.

Questa soluzione è poco usata e di difficile realizzazione.

In ogni caso l’ho realizzata diverse volte per l’insistenza dei mie clienti e facendo molta attenzione sono riuscito, risolvendo innumerevoli problemi tecnici a fare anche qualcosa di interessante in spazi piccoli e grandi.”

Perché ho scritto questo articolo?

Perché ho letto su un gruppo di arredamento di Facebook lo sfogo di un arredatore che faceva un elenco di forzature e ripetizioni modaiole, tra cui  “isole a tutti i costi“, “gres effetto legno” eccetera e la cosa mi ha molto colpito perché spesso si tende a desiderare quello che va di moda non considerando le reali possibilità o addirittura le grandi opportunità disponibili per rendere la propria casa unica.

Per cui caro lettore, spero che i miei consigli ti siano serviti a comprendere se la tua casa ha i requisiti per realizzare la cucina dei tuoi sogni e soprattutto ad evitare di fare errori di cui potresti pentirtene a lungo e ricorda il mio motto ” se la tua casa rispecchia il tuo mondo interiore ti fa passare il mal di testa da stress senza aspirina!”

Michele De Biase

 

 

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Michele De Biase

Ho 59 anni e di questi 34 li ho dedicati ad arredare case. Da un po’ di anni scrivo su questo blog cercando di tradurre in parole  tutto quello che ho appreso con la mia esperienza sforzandomi di rendere semplici e comprensibili concetti in realtà molto complessi. Ho scritto anche un libro che sarà pubblicato non appena il mio perfezionismo me lo consentirà.

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