Al momento stai visualizzando La camera per ragazzi. Lo spazio vitale. Capitolo 1

La camera per ragazzi. Lo spazio vitale. Capitolo 1

Il 6 è un numero che mi ha portato fortuna per cui lo ripropongo anche per le camerette sperando che questo articolo, che  svilupperò in sei capitoli, possa avere lo stesso successo di quelli dedicati alla cucina e alla zona giorno e soprattutto possa aiutare allo stesso modo i miei lettori a risolvere i loro piccoli e grandi problemi di arredamento.

La quota di mercato delle camere per ragazzi è decisamente più bassa di quella di cucine e zona giorno e inferiori sono anche gli spazi che normalmente gli vengono destinati all’interno della propria casa.

Sono inoltre bassissimi i budget e le aspettative assurdamente alte se si pensa che spesso si pretende di utilizzare le armadiature dei ragazzi per metterci gli abiti dei genitori e perchè no anche l’aspirapolvere o la scaletta che non trovano spazio nel ripostiglio.

L’ultima fregatura per i bambini che vengono così limitati nello  spazio vitale alla loro formazione è quella di essere spesso privati del colore perchè “potrebbe stancare” e “non voglio una camera per bambini” come se si trattasse di arredare un spazio per pensionati.

Comunque sia  cercherò di venire incontro un pò a tutte le esigenze tracciando le linee guida nelle quali inserire segreti e consigli e se non trovi una risposta alle tue esigenze, lascia un commento in modo che io possa ampliare l’argomento.

LO SPAZIO VITALE

LO SPAZIO CONTENITIVO

IL COLORE

L’ANGOLO STUDIO

SOLUZIONI ATTREZZATE

IL PONTE

Il primo capitolo è dedicato all’argomento allo stesso tempo più importante e stranamente più ignorato dai genitori e riguarda LO SPAZIO VITALE , cioè lo  spazio visivo, quello per muoversi, quello per giocare, quello per ospitare l’amico del cuore, quello per appendere i poster dei propri idoli, i propri disegni e i propri sogni.

 

LO SPAZIO VISIVO.
Anche l’occhio vuole la sua parte.

Nel momento in cui metto piede in camera il mio sguardo non deve inciampare in fianchi e ostacoli di qualsiasi natura.

La luce proveniente dalla finestra non deve essere interrotta in nessun modo soprattutto rispetto alla visuale dell’ingresso.

La forma della stanza deve essere corretta dagli arredi in modo da risultare più regolare, ad esempio se è rettangolare evita di farla diventare un corridoio e trova soluzioni che la facciano sembrare più quadrata e quindi più ampia.

Soluzione “corridoio”…

CAMERETTA

Possibile alternativa..

CAMERETTA 2

Come avrai notato nella stessa stanza, con piccole variazioni si ottiene una soluzione molto più gradevole.

Infine in caso di piccoli ambienti opta per colori chiari e vivi e possibilmente lucidi.

LO SPAZIO PER MUOVERSI.

Puoi abbellire quanto vuoi la camera, con colore ed effetti speciali ma se non hai previsto spazio per muoversi e giocare avrai ottenuto poco più di un carcere per tuo figlio.

Prima di intasare la stanza con gli armadi, rifletti su quanto spazio resta per sgranchire le gambe e poi procedi.

Le soluzioni ci sono e se continui a seguirmi le scoprirai.

LO SPAZIO PER OSPITARE L’AMICO DEL CUORE.

 Da bambino adoravo andare a casa dei miei amici con la scusa di studiare insieme.

Naturalmente si finiva per giocare ma quello che mi affascinava era lo scoprire un altro mondo, conoscere altre abitudini, vedere come si comportavano la mamma e il papà del mio amico e sentire nuovi odori, odori che a volta riscopro e riconosco a distanza di oltre quarant’anni.

Il massimo della gioia lo raggiungevo quando potevo anche dormire là e il piacere era identico quando ero io a ospitare il mio amico.

Se hai provato anche tu questo grande piacere capirai facilmente che anche tuo figlio ha lo stesso diritto.

Pensaci e un modo di creare questa possibilità lo trovi di certo.

Esistono i pouf letto che occupano pochissimo spazio e puoi usare anche in vari modi o tenere in altre parti della casa.

Oppure letti a scomparsa  e pedane ma di questo ne parlerò nei prossimi capitoli.

Così come parlerò della dimensione della scrivania per studiare in due nel capitolo “angolo studio”.

LO SPAZIO PER POSTER E DISEGNI.

Una o più pareti devono essere lasciate libere e a completa disposizione dei ragazzi.

pannelli

Questi riquadri, oltre a decorare la parete, possono essere utilizzati per ospitare poster e disegni, fotografie e divi del cinema.

Possono inoltre essere pittati con “pittura lavagna” in modo da poterci diasegnare o possono rappresentare il primo step di un futuro artista di successo…

parete poster

Ricordo che all’età di undici anni ebbi finalmente una camera tutta per me.

Era il 1973 e in questo periodo venivano costruiti appartamenti immensi, con lunghissimi corridoi e stanze enormi.

La mia stanza era tappezzata di disegni e ritagli di giornale, poster della mia squadra del cuore e dei miei giocatori preferiti e dopo un pò non c’era più un centimetro di spazio ma ero orgogliosissimo di vedere i miei ospiti che guardavano uno a uno i disegni e commentavano le vignette sfiziosissime attaccate con lo scotch.

Sicuramente mi dirai “ma io non ho tutto questo spazio a disposizione!” e probabilmente hai ragione ma ti ripeto che con un buon progetto e sfruttando le numerose soluzioni disponibili  sul mercato nulla è impossibile… o quasi.

Se proprio ti sembra impossibile per esempio puoi fare quello che ho fatto io qualche anno fa, quando la mia casa non era grande e alla nascita del mio terzo figlio abbiamo avuto qualche difficoltà.

Ma non ci siamo persi d’animo e io e  mia moglie non abbiamo avuto dubbi:

era arrivato il momento di  scambiare la nostra stanza con la loro.

La nostra era enorme e tutto sommato ci andavamo solo a dormire, mentre loro passavano molto tempo nella loro camera.

Non abbiamo subito traumi e loro sono stati felicissimi.

A distanza di poco tempo anche i miei cognati, che avevano come noi avuto un terzo figlio, optarono per la stessa soluzione.

Potrebbe essere una buona soluzione anche per te?

Pensaci.

Magari in una cameretta potresti… ritornare un pò bambino!

Michele De Biase.

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail

Michele De Biase

Ho 59 anni e di questi 34 li ho dedicati ad arredare case. Da un po’ di anni scrivo su questo blog cercando di tradurre in parole  tutto quello che ho appreso con la mia esperienza sforzandomi di rendere semplici e comprensibili concetti in realtà molto complessi. Ho scritto anche un libro che sarà pubblicato non appena il mio perfezionismo me lo consentirà.

Questo articolo ha un commento

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.