In questo quarto capitolo sui piani di lavoro parlerò del Corian®, un raffinatissimo composto a base di resina e sostanze minerali il cui componente principale è ricavato dalla bauxite (da cui si ricava l’alluminio).
Prima di avventurarmi nella sua descrizione è bene che io metta subito in evidenza l’elemento differenziante più importante del Corian rispetto agli altri materiali ed è la sua “continuità” nel senso che nella composizione finale non ci sono giunzioni e può essere integrato persino il lavello.
Questo significa senza dubbio maggiore pulizia estetica e notevole funzionalità per la facilissima manutenzione ordinaria.
Ho parlato di ordinaria perché vi è un altro tipo di manutenzione ed è quella straordinaria con la quale si riparano rotture, graffi,ulteriori danneggiamenti e segni dovuti all’uso e al cattivo uso, dopodiché il piano Corian ritorna pressoché nuovo.
Detto questo non ti aspettare che questo materiale sia indistruttibile perché come ho già detto precedentemente al momento non mi risultano piani con queste caratteristiche.
Devi fare attenzione al calore delle pentole, della caffettiera, devi evitare che le pentole sbordino dal piano cottura e non devi versare acqua bollente direttamente sul piano.
Non devi inoltre usare il piano come tagliere o come tavolozza per pittori, come quaderno per i tuoi figli o come base per esperimenti chimici.
Se non poni la giusta attenzione e cura in breve il piano te lo ritroverai pieno di macchie graffi ed abrasioni ma… potrai sempre ripararlo o farlo riparare rivolgendoti a degli specialisti.
Ulteriori informazioni. Corian è assai versatile e disponibile in numerose varianti di colori( clicca qui per vedere i colori)e forme(clicca qui). Può essere anche personalizzato e plasmato a richiesta, nelle forme volute dal progettista creativo.
Ma quanto costa un piano Corian?
Il prezzo come sempre varia in base a colori spessori e lavorazioni ed è sempre meglio richiedere un preventivo. In ogni caso, non volendoti lasciare a secco di informazioni ti do una cifra orientativa che parte da 500 euro il metro per superare anche i mille euro il metro per top penisola.
Spero che tu stesso ora possa rispondere alla domanda iniziale “Quale top in cucina?” anche perché puoi far dei confronti con vizi e virtù del piano in laminato, del top in marmo o granito e del piano in composto di quarzo.
Se hai ancora dubbi non ti resta che confrontarti con amici e conoscenti o valutare le risposte degli utenti sui forum anche se spesso le esperienze sono molto diverse tra di loro e a volte contrastanti perché noi siamo diversi e la nostra esperienza varia sulla base di gusti ed esigenze del tutto personali.
Un rivenditore serio potrà infine chiarire ulteriori dubbi e mostrarti dal vivo i vari materiali per facilitare la tua scelta.
Al prossimo articolo.
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Michele De Biase
Lineatre Arredamenti
Alberobello Bari
Sto leggendo i vari articoli sui top da cucina… Un lavoro davvero ben fatto… Un Materiale molto resistente, ma non indistruttibile, che però non è menzionato è l’Okite… Resistente alle fonti di calore, alle abrasioni è garantito dall’azienda produttrice ben 10 anni…
Ciao fabio, grazie per il commento.
Parlo in modo molto approfondito di Okite nell’articolo sui piani in quarzo di cui trovi il link in questo stesso articolo.
Pingback: Quale piano di lavoro in cucina? Il top in laminato – Kucita
Ho acquistato un top in dekton, cosa ne pensa?
per un tavolo da cucina, che funga anche da piano lavoro cosa sarebbe meglio scegliere?
– Fenix
– Unicolor
– melaminico
– gres
??
Ottimo il Dekton.
Per il tavolo scegli il Gres per la maggiore resistenza ai graffi.
Attenzione però agli spostamenti perché è così poco flessibile che potrebbe spaccarsi.