Come si progetta una parete attrezzata?
Come si scrive una canzone? e una poesia?
La creatività è innata o vi sono tecniche che fanno diventare creativi?
Ritengo che la creatività nasce con l’uomo e tutti quanti noi da bambini l’abbiamo utilizzata nei giochi e nella costruzione dei nostri mondi.
Crescendo molti di noi la perdono e di tanto in tanto bisogna tirarla fuori forse diventando un pò bambini o semplicemente imparando ad osservare il mondo ogni volta con occhi nuovi.
Prova a capovolgere le immagini o guarda tu stesso gli stessi oggetti che guardi ogni giorno mettendoti a testa in giù e troverai un mondo nuovo da scoprire.
Edward De Bono ha coniato il termine “Pensiero Laterale”, cioè quello della creatività da contrapporre al “Pensiero Verticale” che è quello della razionalità e della logica deduttiva.
In sintesi per creare bisogna avere la forza di abbandonare il classico modo di pensare e vedere le cose che abbiamo appreso sotto un’altra ottica mescolando forzatamente e casualmente tutte le nostre conoscenze e certezze.
Fleming ha salvato milioni di persone scoprendo la penicillina perchè era un “Lateralista”.
Vedendo la muffa sul vetrino anzichè buttarla via come avrebbe fatto un qualsiasi “Verticalista”, si è incuriosito e approfondendo l’esperienza si è reso conto che quella miracolosa muffa distruggeva i batteri.
Se vuoi saperne di più compra uno degli oltre settanta libri che De Bono ha scritto e se vuoi incominciare a mettere alla prova la tua creatività e comporre la tua parete attrezzata comincia a fare queste semplici cose dividendo in due fasi l’operazione;
FASE LOGICA E RAZIONALE.
- elenco di quello che deve essere inserito ( tv, libri, stereo, cd,ricordi ecc.);
- conoscenza delle dimensioni standard del prodotto scelto(anche in modo sommario, anche se il mobile sarà realizzato da un artigiano);
- disegno in scala del muro da attrezzare;
FASE CREATIVA.
- avere una visione d’insieme, un’idea anche grezza del tutto ( alta, bassa, larga, massiccia, tutto il muro o una parte, esile, essenziale, contenitiva ecc…);
- piazzare anche senza criterio i vari elementi in bianco( come fosse un ovale semplice per disegnare un viso, senza inserire occhi, bocca ecc.)in scala senza fermarsi fino al raggiungimento del tutto;
- osservare l’insieme ed aggiungere, eliminare, correggere, spostare un pò casualmente poi sempre più cognitivamente le linee e concentrarsi sulle forme e sulle proporzioni;
Una volta ottenuto un risultato soddisfacente tornare alla fase logica controllando se tutto è stato inserito correttamente e rifinire il tutto.
Ecco una sequenza tipo
Provaci e vedrai che non è poi così difficile e …
questo sistema non è applicabile solo sulle pareti attrezzate ma praticamente su tutto!
LA MADIA
Il termine indica un mobile più o meno simile a quello che vedi in foto ma i dizionari italiani non sono stati ancora aggiornati.
Nel linguaggio comune infatti la “madia” non indica più un mobile che contiene farina ed il necessario per impastare e fare il pane ma un mobile basso e finito di varie dimensioni e stili.
Meno usato ma forse più corretto è il termine “contromobile” che indica una parte della composizione tipo delle vecchie sale da pranzo, composte da cristalliera piuttosto alta, tavolo, salotto e appunto un mobile da contrapporre alla vetrina.
Il mobile basso è stato per molto tempo utilizzato solo nello stile classico forse perchè non vi era grande scelta nel moderno ma quest’ultimo in qualche modo è ritornato alla grande da qualche anno e grande merito va ad alcuni produttori che hanno realizzato dei veri e propri capolavori.
Uno di questi produttori è CAPOD’OPERA, una piccola azienda sartoriale che ha inventato uno stile supercopiato anche da grandi aziende
Oltre alle “madie” proposte dalle varie aziende in modo confezionato, puoi realizzarne una anche tu utilizzando un qualsiasi programma di pareti attrezzate e per farlo puoi fartelo disegnare o provarci anche tu con il metodo che ti ho insegnato.
Al prossimo.
Michele De Biase